martedì 23 dicembre 2008

COMPLIMENTI HAYATO


FINALMENTE ANCHE LUI CE L'HA FATTA!...........
SOLO DOPO UN ANNO DI DEDIZIONE ALLA PESCA ALLA SPIGOLA E, DOPO TANTE USCITE ANDATE A VUOTO, CI HA REGALATO QUESTE IMMAGINI DI UNA BELLA PESCATA IN SOLO 3 ORE DI CONTINUI COMBATTIMENTI PER SALPARE UNA GROSSA SPIGOLA DI KG. 4, A BREVE DISTANZA UN'ALTRA DI KG. 1,2 E COME SE NON BASTASSE GIUSTO PER CHIUDERE IN BELLEZZA, UN'ULTERIORE CATTURA DI KG. 1,3.
STAVOLTA L'ALLIEVO HA VERAMENTE SUPERATO IL MAESTRO!!!!!
ANCORA AUGURI DI TANTE ALTRE CATTURE SIMILI........

venerdì 28 novembre 2008

martedì 30 settembre 2008

mercoledì 18 giugno 2008

FINALMENTE CE L'HA FATTA !!!!


FINALMENTE ANCHE GIOVANNI HA SCAPPOTTATO!

Guardatelo mentre mostra con così tanta fierezza le sue catture...

Non si capisce però se sono acciughe o orate. Lo zoom sul pesce è stato particolarmente ingrandito per evitare denuncie da parte del wwf in quanto gli esemplari di orate raffigurati in foto sono parecchio al di sotto della misura minima consentita.

ma daltronde chi non ha mai preso nulla è giusto che si accontenti.

Comunque auguro a GIOVANNI un futuro prospero di catture più grandi invitandolo a non demoralizzarsi se i suoi amici raggiungono risultati migliori.

Daltronde il ragazzo deve ancora crescere.......

giovedì 5 giugno 2008

venerdì 28 marzo 2008

PESCA ALLA SPIGOLA DI NOTTE CON L’ANGUILLA

PERIODI OTTIMALI: da inizio Ottobre a metà Marzo
MOMENTI MIGLIORI: durante tutte le ore notturne
ORARI MIGLIORI: l’alba ed il tramonto sono sicuramente da non sottovalutarsi, dato che questo è il momento in cui i predatori, sfruttando la situazione di penombra, si mettono in caccia.
Molto positivo è anche il momento del culmine di marea, un’ora prima ed un’ora dopo.

ZONE DA PREDILIGERSI: all’interno dei porti, lungo le banchine portuali, alla foce dei fiumi e talvolta pescando anche qualche chilometro all’interno di essi.
Ostacoli sommersi o galleggianti, banchine galleggianti per ormeggio barche, e le barche stesse, costituiscono un sicuro riparo da cui le spigole sferrano i loro attacchi sulle prede di passaggio.
Caleremo quindi la nostra lenza a non più di mezzo metro da una qualsiasi banchina galleggiante alzando il galleggiante di 80 cm / un metro massimo dall’amo, sperando che al di sotto di essa ci sia una spigola in agguato. Da prediligersi la pesca tra le barche; più stretto è lo spazio tra le barche stesse e più probabile sarà la presenza di una spigola in caccia.

Le barche a vela sono i migliori punti, in quanto le spigole, per essere meno visibili agli occhi e ai sensi delle loro prede, stazionano appoggiandosi nell’angolo tra la chiglia e la deriva della barca attendendo il passaggio di piccoli pesci su cui sferrare gli attacchi.
La pesca sarà quindi a fermo curandosi bene di camminare sulle banchine in modo da non emettere brusche vibrazioni che potrebbero far fuggire i pesci impauriti dalla nostra presenza.
Se per più di un paio di minuti nel punto in cui peschiamo non è stata rilevata alcuna abboccata, ci si muoverà calando la lenza alla barca successiva e così via.
Si noterà che se vi è presenza di una spigola in caccia, appena calata la lenza in un dato punto, non passeranno 5 secondi e il galleggiante sparirà sott’acqua.Alle foci dei fiumi, stesse regole e stesse zone, prediligendo ostacoli galleggianti e barche a vela, ma considerato che ci sarà sempre una leggera corrente che spinge verso il mare, non è da sottovalutarsi la passata libera in mezzo al canale o lungo le banchine.

Talvolta si possono notare improvvisi attacchi di una spigola in superficie su mugginetti o anguille a breve distanza da noi: lanciando il galleggiante in prossimità della bollata, avremmo quasi la certezza di aver catturato quel pesce….

ATTREZZATURA: canna bolognese da 5 / 6 metri ad azione rigida

Ottima la MAVER INVINCIBLE o la SPRING




Guadino da max. 3 metri


Attrezzatura varia purchè entri nelle tasche della giacca dato che è una pesca di continuo movimento e trasportarsi dietro troppa roba potrebbe limitare i movimenti

ESCHE: anguille vive lunghezza non inferiore a 25 cm innescate per l’estremità della coda










PESCA ALLA SPIGOLA DALLA SPIAGGIA


PERIODI OTTIMALI: da inizio ottobre a metà marzo circa, ossia il periodo in cui le spigole sono in frega e si radunano in branchi composti da dieci o più esemplari avvicinandosi alla costa per cibarsi e riprodursi.

MOMENTI MIGLIORI: sulla scaduta delle mareggiate dalla spiaggia o al limite da piccole scogliere purchè il fondale sia composto da sabbia a grana più o meno grossa con eventuale presenza di piccoli sassi.
Sono questi gli ambienti prescelti dalle spigole per depositare le uova che vengono ancorate a sassi o ostacoli sommersi sottoforma di filamenti molto simili a ragnatele. Da qui nasce l’appellativo “ragno”.

ORARI MIGLIORI: ovviamente l’alba ed il tramonto, ma comunque tutte le ore diurne. Sono rari i risultati nelle ore notturne.

ZONE DELLA SPIAGGIA DA PREDILIGERSI: una volta arrivati sulla spiaggia bisogna osservare attentamente il mare e cercare di individuare la presenza di una buca o canale di altezza non superiore al metro e mezzo di profondità.
Nella buca si ha una zona detta “morta”, ossia la zona in cui si scontrano le varie correnti, depositando piccoli granchi, vermi e molluschi attirando l’attenzione dei pesci che vi si soffermano a banchettare.
Nel canalone si ha la presenza continua di corrente che scavando, solleva vermi e molluschi.
Meglio se viene scelta una buca o canalone a non più di dieci metri dalla battigia; ciò evita di forzare troppo i lanci e quindi di rischiare di rompere la canna, dato che comunque verrà utilizzata una canna bolognese che non è troppo idonea per effettuare lanci a lunga distanza.
A questo punto verrà calata la lenza all’interno della buca o canale prescelto o comunque nell’immediata vicinanza di essi, utilizzando come esca il bigattino e ad intervalli di circa 10 minuti si lanciano nell’acqua piccole manciate di essi.
Spesso non occorre l’ausilio di una fionda, e dato che pescheremo ”a piede bagnato” basterà lasciar cadere ai nostri piedi i bigattini; sarà la corrente a trasportarli nella buca e nei pressi della nostra esca.
Se vi è presenza di più buche nello stesso tratto di spiaggia, è consigliabile talvolta spostarsi, se si nota che in quella prescelta non si è ottenuto nessun risultato da un paio d’ore di pesca.

ATTREZZATURA: canna bolognese da 6 / 7 metri
Stivali a coscia o meglio tute ad altezza vita o petto
Guadino da 3 / 4 metri

ESCHE: bigattini