venerdì 28 marzo 2008






PESCA ALLA SPIGOLA DALLA SPIAGGIA


PERIODI OTTIMALI: da inizio ottobre a metà marzo circa, ossia il periodo in cui le spigole sono in frega e si radunano in branchi composti da dieci o più esemplari avvicinandosi alla costa per cibarsi e riprodursi.

MOMENTI MIGLIORI: sulla scaduta delle mareggiate dalla spiaggia o al limite da piccole scogliere purchè il fondale sia composto da sabbia a grana più o meno grossa con eventuale presenza di piccoli sassi.
Sono questi gli ambienti prescelti dalle spigole per depositare le uova che vengono ancorate a sassi o ostacoli sommersi sottoforma di filamenti molto simili a ragnatele. Da qui nasce l’appellativo “ragno”.

ORARI MIGLIORI: ovviamente l’alba ed il tramonto, ma comunque tutte le ore diurne. Sono rari i risultati nelle ore notturne.

ZONE DELLA SPIAGGIA DA PREDILIGERSI: una volta arrivati sulla spiaggia bisogna osservare attentamente il mare e cercare di individuare la presenza di una buca o canale di altezza non superiore al metro e mezzo di profondità.
Nella buca si ha una zona detta “morta”, ossia la zona in cui si scontrano le varie correnti, depositando piccoli granchi, vermi e molluschi attirando l’attenzione dei pesci che vi si soffermano a banchettare.
Nel canalone si ha la presenza continua di corrente che scavando, solleva vermi e molluschi.
Meglio se viene scelta una buca o canalone a non più di dieci metri dalla battigia; ciò evita di forzare troppo i lanci e quindi di rischiare di rompere la canna, dato che comunque verrà utilizzata una canna bolognese che non è troppo idonea per effettuare lanci a lunga distanza.
A questo punto verrà calata la lenza all’interno della buca o canale prescelto o comunque nell’immediata vicinanza di essi, utilizzando come esca il bigattino e ad intervalli di circa 10 minuti si lanciano nell’acqua piccole manciate di essi.
Spesso non occorre l’ausilio di una fionda, e dato che pescheremo ”a piede bagnato” basterà lasciar cadere ai nostri piedi i bigattini; sarà la corrente a trasportarli nella buca e nei pressi della nostra esca.
Se vi è presenza di più buche nello stesso tratto di spiaggia, è consigliabile talvolta spostarsi, se si nota che in quella prescelta non si è ottenuto nessun risultato da un paio d’ore di pesca.

ATTREZZATURA: canna bolognese da 6 / 7 metri
Stivali a coscia o meglio tute ad altezza vita o petto
Guadino da 3 / 4 metri

ESCHE: bigattini


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